Studio Carlo Solimena

Psicologia - Psicoterapia - Sessuologia Clinica

| Disfunzioni sessuali (terapie sessuali individuali e della coppia)

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Le disfunzioni sessuali (qui riportate) si riferiscono alle problematiche più comuni di difficoltà e di risposta sessuale sia nell'uomo che nella donna. Tali disturbi possono essere affrontati con la Terapia Sessuologica Breve a livello individuale o di coppia.


L’inibizione sessuale è un sintomo che attraversa orizzontalmente tutti i disturbi sessuali maschili e femminili. Certe volte può essere specifica: es. nell’inibizione orgasmica femminile alcune donne hanno bisogno di una stimolazione più intensa. Altre volte, come nell’eiaculazione precoce, si crea un’inibizione percettiva delle sensazioni pre-eiaculatorie; mentre nell’eiaculazione ritardata l’inibizione è più globale nella seconda fase del rapporto sex.
I fattori che influenzano tale disturbo possono essere vari: dall’ansia di prestazione, alla paura dell’insuccesso, al senso di colpa verso la partner o a un conflitto inconscio non risolto. La terapia sessuologica breve interviene sulle cause immediate del problema aiutando il soggetto e la coppia a modificare certi comportamenti con prescrizioni specifiche ed esercizi sessuologici.
Nella cura dell’impotenza maschile distinguiamo: l’impotenza primaria e quella secondaria. L’impotenza primaria è una forma grave di disturbo sessuale, spesso cronica ma anche rara. L’impotenza secondaria è una disfunzione sessuale più comune e meglio conosciuta come disfunzione erettiva (vedi Disfunzione erettile).
L’eiaculazione precoce è considerata la più comune delle disfunzioni sessuali maschili. La precocità non è definita in base al tempo ma all’assenza di controllo volontario eiaculatorio. Alla base di questa disfunzione, in genere, c’è l’ansia (vedi Cura dell'ansia) e l’ansia di prestazione.
L’eiaculazione ritardata è un’inibizione specifica del riflesso eiaculatorio. La componente erettiva e in genere di eccitazione è buona, mentre l’eiaculazione risulta inibita. Ci sono forme leggere cioè occasionali e forme più gravi.
L’anorgasmia o frigidità femminile è un disturbo sessuale grave della donna, si considera primaria o assoluta perché l’inibizione sessuale è così accentuata che non permette di raggiungere l’orgasmo né clitorideo né coitale. Nonostante la problematicità, la reazione psicologica della donna a rispondere alla stimolazione sessuale, durante la terapia, è molto più favorevole dell’impotenza maschile.
La disfunzione orgasmica è il disturbo sessuale femminile più ricorrente. Si differenzia in primaria o assoluta (vedi Anorgasmia o frigidità), se la donna non ha mai sperimentato un orgasmo, da quella secondaria o situazionale. La disfunzione orgasmica secondaria o situazionale indica che la paziente può raggiungere un orgasmo solo in situazioni particolari.
Il vaginismo è un disturbo sessuale della donna in cui non è possibile il rapporto sessuale completo. I tentativi di penetrazione provocano una reazione condizionata associata al dolore fisico e alla paura al limite della fobia, come in molti matrimoni non consumati. Questa paura in genere è associata a uno stimolo, originariamente, negativo di dolore fisico o un’angoscia psicologica. La prognosi è sempre favorevole con la terapia sessuologica di coppia.

| Fobie sessuali

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Le Fobie sessuali non sono considerate semplici disfunzioni sessuali ma 'patologie sessuali' gravi


Il numero delle fobie sessuali riconosciute nella letteratura psichiatrica e sessuologica è di circa trenta. Tali disturbi vanno da una generica paura della sessualità, sessuofobia o genofobia, a un aspetto specifico del sesso: penetrazione (come attività maschile), penetrazione (subita dalla donna), toccamento del seno, bacio, sesso orale, spogliarsi etc. Le persone che presentano fobie sessuali circoscritte possono vivere bene la sessualità finché riescono ad evitare le loro fobie specifiche. Quello che succede nei matrimoni non consumati, in cui la donna con fobia della penetrazione o l’uomo con fobia della penetrazione, sperimentano il panico nel tentativo di avere un amplesso. Gli stati di panico e sottostanti disordini da panico sessuale mostrano un’ansia qualitativamente diversa da quella nevrotica, al punto che il soggetto non riesce ad agire e a provare sensazioni erotiche. Si parla così di ansia anticipatoria e di fuga dalla sessualità. Per il trattamento di queste fobie necessita l’integrazione della psicoterapia con l’apporto psicofarmacologico.